I tuoi dipendenti che lavorano da remoto sono sicuri al 100%?

Si parla tanto di lavoro a distanza ed i termini proliferano tanto quanto i dubbi in materia: telelavoro, lavoro da remoto, lavoro agile, smart work, ecc.

C’è una cosa che accomuna tutti questi termini: la rivoluzione digitale e la sicurezza. Il lavoro da remoto implica una situazione lavorativa in cui i dipendenti hanno accesso a dei personal computer, nonchè la possibilità di portarli a casa e collegarsi virtualmente ai server dell’ufficio lavorando a distanza.

Sicuramente i vantaggi sono molti: la maggiore produttività data da una maggiore flessibilità, il risparmio sui costi ed i dipendenti più soddisfatti e motivati.

Ma quali sono i rischi e le trappole nascoste del lavoro da remoto? I problemi di comunicazione tra collaboratori, l’essere “sempre disponibile”, la sicurezza. E su questo ultimo punto è giusto approfondire.

Con i dipendenti che lavorano ovunque, utilizzando i propri dispositivi personali per accedere a qualsiasi applicazione, la superficie di attacco di un’azienda non è mai stata più ampia. Per proteggere gli utenti remoti da attacchi di phishing e ransomware, bisogna prima comprendere la propria posizione di sicurezza.

Dedica cinque minuti per rispondere a dieci semplici domande e ricevi un rapporto dettagliato con il tuo punteggio di sicurezza e le lacune di sicurezza più critiche, oltre a consigli pratici su come colmarle.